Se dovessi scegliere una parola per descrivere questo anno appena trascorso sarebbe INCREDIBILE.
Per me il 2016 è stato soprattutto questo. Trecentosessantacinque giorni in cui non mi sono fermata mai un momento, neanche per riprendere fiato. E guardandomi indietro adesso, dopo tutte queste esperienze meravigliose posso dire che sì, ne è valsa decisamente la pena. Ho costruito ricordi indelebili, ho condiviso emozioni con persone che amo da sempre e con persone che sono entrate in punta di piedi nella mia vita diventandone una parte fondamentale. Ho imparato a farcela da sola, o quanto meno ci ho provato. A superare i miei limiti, a mettermi alla prova ogni giorno, a rialzarmi più forte dopo una sconfitta.
È stato un anno bellissimo in tutte le sue sfaccettature, un anno che è letteralmente volato sotto ai miei piedi, tante sono le esperienze che ho avuto la fortuna di vivere.
Ho preso quasi 100 aerei e oltre 200 treni: migliaia di km, emozioni, ricordi. Mi sono sentita piccola in Messico davanti a una delle Sette Meraviglie del Mondo. Ho fatto colazione con i pasticcini di Angelina a Parigi, scoprendo questa città in 3 diverse stagioni e guardando la Tour Eiffel illuminarsi allo scoccare dell’ora proprio dalla finestra della mia camera. Mi sono persa per 3 volte tra le calli di Venezia e ho visto un tramonto dal ponte di Rialto che conserverò per sempre tra i miei ricordi più belli. Mi sono lasciata trasportare dalla corrente su una barca a remi nel laghetto del parco del Buen Ritiro a Madrid. Sono tornata a Taormina dopo tanti anni, ho imparato a fare le brioche tipiche e il latte di mandorla e ho volato per la prima volta su di un elicottero. Ho camminato per Londra in una serata di pioggia di settembre con addosso solo un vestito rosa pastello. Mi sono seduta sul lungo fiume di Budapest a notte fonda, tra le sue braccia ad ammirare la città illuminata da mille luci. Sono stata a Central Park sotto la neve di febbraio e con il sole di settembre e non sono ancora riuscita a capire quale dei due momenti mi sia entrato più nel cuore. Ho corso e riso e saltato e ballato su una spiaggia di Rodi tra wakeboard che volavano e un vento fortissimo tra i capelli. Sono stata per la prima volta ad Art Basel a Miami e ho imparato a conoscere l’arte contemporanea nel suo significato più profondo e meraviglioso. Ho rivisto per due volte la città eterna, la Fontana di Trevi e il Colosseo appena ristrutturati, cenando dentro Palazzo Colonna in una sala in cui il tempo sembrava essersi fermato. Sono stata a Barcellona in un gennaio che sembrava primavera camminando tra le vie del Barrio Gotico mangiando Jamon Iberico. E poi aprile per un importante video, insieme ad un super team che mi ha portato sulle colline a vedere il sole che sorge sulla città. Come ogni estate sono tornata a Mentone, Montecarlo, Nizza e Villefranche-sur-mer: perché la parte più bella delle tradizioni è proprio la possibilità di riviverle ogni anno. Ho visto la Puglia per la prima volta, mi sono innamorata del bulldog inglese Beppe, della Masseria Moroseta, di Polignano a Mare e delle orecchiette al pomodoro. Tanto che sto già organizzando una seconda visita per la prossima estate. Sono ritornata a Berlino e sentito sulla mia pelle quanto l’odio e la guerra possano segnare profondamente i popoli e le persone. Ho camminato per la prima volta su una spiaggia vulcanica a Fuerteventura e mangiato pesce appena pescato seduta davanti al mare. Ho visto Amsterdam in primavera, tra canali in fiore e almeno mille biciclette di tutti i colori. Sono stata a Firenze per il Pitti con amici che non vedevo da tanto tempo e creazioni che ogni volta mi lasciano senza parole. Poi in Croazia in estate, per uno di quei road trip che tanto amiamo fare.
E ho scoperto che non importa dove vai, perché la parte più speciale di ogni luogo sono le persone. Ed è a queste persone che va il mio grazie più sincero. A voi che mi leggete ogni giorno e che seguite le mie avventure da tutti questi anni su questo diario, su Instagram e da qualche mese anche su Instagram Stories. Agli amici di sempre per esserci ad ogni mio ritorno e ai nuovi amici sempre al mio fianco questa grande avventura. A Rossana per essere il team e l’amica migliore che potessi desiderare. A Kiki che ogni giorno mi regala il sorriso. Alla mia famiglia che crede in me da sempre e nonostante tutto. A Emanuele per essere il compagno che sognavo per questo viaggio e per ogni mio viaggio.
L’augurio a tutti voi che il 2017 possa essere un anno sereno, con attimi di felicità intensa. Che possa realizzare i vostri sogni più belli, che possa sorprendervi lasciandovi senza parole. Ma soprattutto che possa essere esattamente così, come voi desiderate che sia!