Barcellona in 3 giorni
Cosa vedere a Barcellona. Sono di ritorno da 3 giorni a Barcellona con il mio Lui e sento già una certa nostalgia della città, dei catalani, del cibo, dei colori, e, soprattutto, del clima. Anche l’inverno può essere la stagione giusta per visitarla. Barcellona a Gennaio e Febbraio è un sogno: la temperatura di giorno si aggira intorno ai 15-20°C… Stare in giro è piacevole: si sta bene con indosso un cappotto leggero o, addirittura, una giacca di pelle più sciarpone di lana. In alcuni momenti può salire il vento, ma non si tratta di un vento gelido, in quanto mitigato dalla presenza del mare. Sembra di essere nella nostra primavera!
Visto che sui social mi avete scritto per dirmi che avete apprezzato il mio diario di viaggio su Parigi (se ve lo siete perso, lo potete trovare QUI!), e che vi è stato utile perché in molti state pianificando un soggiorno in città a breve, ho pensato questo. Sono appena rientrata da un viaggio in un’altra città meravigliosa, in cui molti sognano di andare per la prima volta o di ritornare. Quale momento migliore per raccontarvi subito cosa vedere a Barcellona?
Cosa vedere a Barcellona a Gennaio e Febbraio
Sono partita da Torino la sera della festa della Befana e sono rientrata sabato notte: ecco cosa ho visto a Barcellona in 3 giorni!
1° GIORNO.
Al mattino. Abbiamo iniziato a girovagare per la città scendendo dalla Avenida Diagonal verso Casa Milà, prima, e Casa Batllò, dopo. Per imparare a conoscere Gaudí, che in fin dei conti è il simbolo di Barcellona. Il suo incredibilmente sapiente uso di forme e colori e il suo stile eclettico mi affascinano. Entrambi i palazzi tolgono il fiato per la estrema bellezza. Quasi devi stropicciarti gli occhi, per capire che non sei in un sogno ma che è tutto vero, reale e si può toccare. E visitare al suo interno, cosa che purtroppo noi non abbiamo avuto il tempo di fare (ma ce lo riserviamo per la prossima volta!). Abbiamo poi proseguito verso Plaça de Catalunya, imboccando La Rambla: un viale lungo meno di 1 km e mezzo, che porta direttamente sul mare. Vale la pena di percorrerlo con tutta calma, perdendosi ad osservare le statue viventi, i pittori, i fiorai e le persone che passeggiano. E bere una mezza tazza di thè con il Cappellaio Matto (vi ricordate le foto che ho scattato in sua compagnia durante il mio primo viaggio a Barcellona? QUI le trovate tutte!). Sulla Rambla pranziamo al Mercat de La Boqueria, uno dei posti che più amo della città, di cui vi racconterò tutto nel post di domani! Dopo pranzo ci rechiamo nella nascosta e scenografica Plaça Reial, per gustarci un caffè in tutta calma dopo il pranzo in Boqueria. Proseguiamo fino ad arrivare sul lungomare, oltrepassiamo l’Acquario e ci dirigiamo verso la spiaggia simbolo della città, La Barceloneta. Dove vedo davanti a me almeno 20 surfisti che prendono le onde, come se fossimo in estate. Arrivare a piedi è abbastanza lungo ma il paesaggio è bellissimo quindi vale la fatica, sempre che amiate camminare. Altrimenti vi consiglio i mezzi: dalla Rambla si può prendere il Bus 59 oppure la metro e scendere alla fermata Barceloneta. Dopo una breve sosta in spiaggia, essendo che non è stagione per prendere il sole, abbiamo proseguito la nostra passeggiata nel rinomato quartiere dei pescatori. Ci sediamo su una delle tante panchine di legno e riposiamo, guardando l’infinito azzurro del mare.
Al pomeriggio. Dal Port Vell, il porto vecchio, riprendiamo il cammino alla volta del Barrio Gótico. Un quartiere fitto di vicoli, negozietti tipici e tapas bar. Il mio consiglio: perdetevi. Ogni scorcio lascia senza parole. Scopriamo così l’imponente Cattedrale, il Municipio e Palau de la Generalitat in Plaça Saint Jaume. Poi approdiamo in Plaça de Sant Filip Neri: una piazza spettacolare, con una bellissima fontana al centro, dall’atmosfera unica nonostante la sua storia triste legata al regime franchista. Ci spostiamo poi a Plaça De Sant Josep Oriol, molto suggestiva per i quadri del pittore ovunque. Terminiamo la nostra camminata dirigendoci sempre a piedi verso l’Arc de Triomf. Arriviamo al momento giusto per goderci il tramonto. In questa stagione il cielo di Barcellona si tinge di un bellissimo rosa, che varia tra tantissime sfumature. Molto suggestivo.
2° GIORNO.
Al mattino. Iniziamo la giornata alzandoci abbastanza presto, sperando di non trovare troppa coda alla Sagrada Familia… Che illusi! Già da prima dell’orario di apertura (dalle 09.00 alle 20.00) la fila è infinita, gira tutta intorno alla Chiesa e ci fa rinunciare a visitarne l’interno. Ciononostante ci fermiamo ad ammirarla da fuori, la studiamo da ogni angolazione, cercando lo scatto perfetto. Poi ci dirigiamo verso il Paseo de Gracia e dintorni, un lungo viale pieno di veri gioielli archiettonici e di bellissimi negozi. Camminiamo con il naso all’insù, senza quasi vederli… Ogni singolo palazzo merita una foto!
Al pomeriggio. Prendiamo la teleferica che porta sulla collina del Montjuic. Dove ci aspetta il Castello (raggiungibile in alternativa col Bus 150 da Plaça de Espanya), il Museo National de Arte de Catalunya, da cui godere di una incomparabile vista sulla città, e il Villaggio Olimpico. Nel 1992 ci sono state le Olimpiadi ed è rimasto quasi tutto uguale, compresi gli stadi: il villaggio è molto bello, soprattutto al tramonto. Tutto si illumina di giallo, a contrasto con il cielo della città che è sempre rosa.
3° GIORNO.
Al mattino. Finalmente di nuovo al Park Guell! Spettacolare, come me lo ricordavo. L’unica differenza è che quando ero stata qui nel 2012 l’ingresso era gratuito, adesso costa 8 euro. Poco male, sono soldi ben spesi. Si può raggiungere con il Bus 24, oppure con la metro, fermata Lesseps: ci mette meno tempo ma non porta fino all’ingresso principale, ma ai piedi di una salita abbastanza ripida di una decina di minuti. Cosa posso dire del parco: tutto, i fiori, la terrazza, le colonne, la salamandra, il Museo di Gaudì, mi piace. Vi dico solo una parola allora: è imperdibile.
Al pomeriggio. Ci dirigiamo nel quartiere di Sant Pere, Santa Caterina i La Ribera – El Born, uno dei più alla moda della città. Siamo partiti da Palau de la Musica Catalana: l’ingresso è a pagamento, ma potete comunque entrare e ordinare qualcosa al bar che si trova al suo interno, la Cafeteria Foyer, per vedere le bellissime decorazioni interne all’edificio. Da qui, percorrendo a piedi via Laietana si giunge nel cuore del quartiere El Born. Abbiamo visitato Mercat de Santa Caterina, Park de la Ciutadella, il Museo di Picasso e il Museo Europeo D’Arte Moderna. In generale, questo quartiere è come il gotico: solo perdendosi si scoprono luoghi inaspettati e bellissimi (ma anche di questi vi parlerò nel post di domani!).
Se avete solo 3 giorni a disposizione per visitare questa bellissima città, dovrete per forza di cose fare delle scelte. Vedere tutto è impossibile. Io sono contentissima di tutto quello che ho visto, assaggiato, annusato, contemplato e fotografato! Vi lascio ad alcune delle mille immagini che ho scattato…
Buon lunedì e a domani con un nuovo post su Barcellona!
Barcelona in 3 days: What to see in January and February
I have just come back home from 3 days in Barcelona with my bf and already feel nostalgic for the city, the Catalans, their food, the colors, and, especially, the climate. Even winter can be the right season to visit Barcelona. In January and February temperatures are lovely around 15-20 °C… It feels good to be outside: you’ll only need a light coat or just a leather jacket and a huge scarf. There can be wind, but it is not a cold wind, ‘cause it is mitigated by the sea. It seems to be in our (italian) spring!
Since on my social media you seemed to like my travelogue of Paris (if you missed it, you can find it HERE), I said to myself: what better time to tell you what to see in Barcelona? Enjoy my 3 days itinerary in the city!
DAY 1.
In the morning. We started to wander around the city coming down from Avenida Diagonal to Casa Milà, first, and Casa Batllò, after. To learn about Gaudí, who in the end is the symbol of Barcelona. His incredibly clever use of shapes and colors and its eclectic style fascinate me. Both buildings are breathtaking for their extreme beauty. We then continued on to Plaça de Catalunya, onto La Rambla boulevard along less than 1 km and a half, which leads directly to the sea. It is worth walking it calmly, losing to observe the living statues, painters, florists and people who walk. And drink half a cup of tea with the Mad Hatter (remember the pictures I took with him during my first trip to Barcelona? HERE you can find them all!). On Rambla we had lunch at Mercat de la Boqueria, one of the places I love most, which I will tell you everything in tomorrow’s post! After lunch we go to the hidden and spectacular Plaça Reial, to taste a coffee in peace and quiet after the lunch at La Boqueria. Then we started walking again until we’ve reached the waterfront, past the Aquarium and head to La Barceloneta, the beach symbol of the city. Where I see at least 20 surfers taking to the waves, as if we were in summer. It is quite a long walk, otherwise I recommend to take the bus 59 or the metro and get off at Barceloneta stop. After a brief stop at the beach, since it is not the season for sunbathing, we continued our walk in the popular district of fishermen. We sat down on one of the many wooden benches and rest, watching the endless blue sea.
In the afternoon. We left Port Vell, the old harbor, and entered Barrio Gotico. A neighborhood full of narrow streets, typical shops and tapas bars. My advice: get lost. Every view will leave you speechless. We discover the imposing Cathedral, the City Hall and Palau de la Generalitat in Plaça Saint Jaume. Then we arrive at Plaça de Sant Filip Neri: a picturesque square with a beautiful fountain in the center, with a unique atmosphere despite its sad story linked to the Franco regime. We move then to Plaça de Sant Josep Oriol, very suggestive for the paintings of the artist everywhere. We end our walk heading on foot towards the Arc de Triomf. We arrive at the right time to enjoy the sunset. This season the Barcelona sky tinged with a beautiful rose, which range across many nuances. Very suggestive.
DAY 2.
In the morning. We start the day getting up pretty early, hoping not to find too many people on line to the Sagrada Familia… What an illusion! Even before the opening time (09.00 am to 20.00 pm), the line was endless, it run all around the church and made us give up on visiting the interior. Nevertheless, we stop to admire it from the outside, study it from every angle, looking for the perfect shot. Then we head to Paseo de Gracia, a long avenue full of stunning building and wonderful boutiques. We walk with the nose up, almost without seeing them… Every building is worth a photo!
In the afternoon. We took the cable car that leads up the hill of Montjuic. There we saw the Castle (accessible alternatively by Bus 150 from Plaça de Espanya), Museo National de Arte de Catalunya, which offer a breathtaking view of the city, and the Olympic Village. In 1992 there were the Olympics Game and there it remained nearly all the same, including the stadium: the village is very beautiful, especially at sunset. Everything glows yellow, in contrast with the sky of the city that is always pink.
DAY 3.
In the morning. Finally back to the Park Guell! Spectacular, as I remembered. The only difference is that when I was here in 2012, admission was free, now it costs 8 euros. Never mind, it is worth it. You can reach the park by bus 24, or by subway, stop Lesseps: it takes less time but does not lead to the main entrance, but at the foot of a fairly steep climb of about ten minutes. What can I say about the park: the flowers, the terrace, the columns, the salamander, the Gaudi Museum, I like it all. I only say a word then: it is unbelievable.
In the afternoon. We headed in the district of Sant Pere, Santa Caterina i La Ribera – El Born, one of the most fashionable of the city. We started from Palau de la Musica Catalana: there’s a entrance fee, but you can still get in and order something from the bar that is located inside, the Cafeteria Foyer, to see the beautiful decorations inside the building. From here, we walked along Via Laietana to reach the heart of the Born district. We visited Mercat de Santa Caterina, Parc de la Ciutadella, Picasso Museum and the European Museum of Modern Art. Overall, this neighborhood is like the Gothic one: only losing yourself, you discover unexpected and beautiful places (but I will talk about this topic in tomorrow’s post!).
If you have only three days available to visit this beautiful city, you’ll inevitably make some choices. It is impossible to see everything. I’m very happy with everything I’ve seen, tasted, smelled, watched and photographed! I leave you with some of the thousands of pictures I took…
Happy Monday and see you tomorrow with a new post from Barcelona!
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