Barcellona in 3 giorni: Cosa vedere a Barcellona a Gennaio e Febbraio

DSC_5621

IT

Barcellona in 3 giorni

Cosa vedere a Barcellona. Sono di ritorno da 3 giorni a Barcellona con il mio Lui e sento già una certa nostalgia della città, dei catalani, del cibo, dei colori, e, soprattutto, del clima. Anche l’inverno può essere la stagione giusta per visitarla. Barcellona a Gennaio e Febbraio è un sogno: la temperatura di giorno si aggira intorno ai 15-20°C… Stare in giro è piacevole: si sta bene con indosso un cappotto leggero o, addirittura, una giacca di pelle più sciarpone di lana. In alcuni momenti può salire il vento, ma non si tratta di un vento gelido, in quanto mitigato dalla presenza del mare. Sembra di essere nella nostra primavera!
Visto che sui social mi avete scritto per dirmi che avete apprezzato il mio diario di viaggio su Parigi (se ve lo siete perso, lo potete trovare QUI!), e che vi è stato utile perché in molti state pianificando un soggiorno in città a breve, ho pensato questo. Sono appena rientrata da un viaggio in un’altra città meravigliosa, in cui molti sognano di andare per la prima volta o di ritornare. Quale momento migliore per raccontarvi subito cosa vedere a Barcellona?

Cosa vedere a Barcellona a Gennaio e Febbraio

Sono partita da Torino la sera della festa della Befana e sono rientrata sabato notte: ecco cosa ho visto a Barcellona in 3 giorni!

1° GIORNO.
Al mattino. Abbiamo iniziato a girovagare per la città scendendo dalla Avenida Diagonal verso Casa Milà, prima, e Casa Batllò, dopo. Per imparare a conoscere Gaudí, che in fin dei conti è il simbolo di Barcellona. Il suo incredibilmente sapiente uso di forme e colori e il suo stile eclettico mi affascinano. Entrambi i palazzi tolgono il fiato per la estrema bellezza. Quasi devi stropicciarti gli occhi, per capire che non sei in un sogno ma che è tutto vero, reale e si può toccare. E visitare al suo interno, cosa che purtroppo noi non abbiamo avuto il tempo di fare (ma ce lo riserviamo per la prossima volta!). Abbiamo poi proseguito verso Plaça de Catalunya, imboccando La Rambla: un viale lungo meno di 1 km e mezzo, che porta direttamente sul mare. Vale la pena di percorrerlo con tutta calma, perdendosi ad osservare le statue viventi, i pittori, i fiorai e le persone che passeggiano. E bere una mezza tazza di thè con il Cappellaio Matto (vi ricordate le foto che ho scattato in sua compagnia durante il mio primo viaggio a Barcellona? QUI le trovate tutte!). Sulla Rambla pranziamo al Mercat de La Boqueria, uno dei posti che più amo della città, di cui vi racconterò tutto nel post di domani! Dopo pranzo ci rechiamo nella nascosta e scenografica Plaça Reial, per gustarci un caffè in tutta calma dopo il pranzo in Boqueria. Proseguiamo fino ad arrivare sul lungomare, oltrepassiamo l’Acquario e ci dirigiamo verso la spiaggia simbolo della città, La Barceloneta. Dove vedo davanti a me almeno 20 surfisti che prendono le onde, come se fossimo in estate. Arrivare a piedi è abbastanza lungo ma il paesaggio è bellissimo quindi vale la fatica, sempre che amiate camminare. Altrimenti vi consiglio i mezzi: dalla Rambla si può prendere il Bus 59 oppure la metro e scendere alla fermata Barceloneta. Dopo una breve sosta in spiaggia, essendo che non è stagione per prendere il sole, abbiamo proseguito la nostra passeggiata nel rinomato quartiere dei pescatori. Ci sediamo su una delle tante panchine di legno e riposiamo, guardando l’infinito azzurro del mare.
Al pomeriggio. Dal Port Vell, il porto vecchio, riprendiamo il cammino alla volta del Barrio Gótico. Un quartiere fitto di vicoli, negozietti tipici e tapas bar. Il mio consiglio: perdetevi. Ogni scorcio lascia senza parole. Scopriamo così l’imponente Cattedrale, il Municipio e Palau de la Generalitat in Plaça Saint Jaume. Poi approdiamo in Plaça de Sant Filip Neri: una piazza spettacolare, con una bellissima fontana al centro, dall’atmosfera unica nonostante la sua storia triste legata al regime franchista. Ci spostiamo poi a Plaça De Sant Josep Oriol, molto suggestiva per i quadri del pittore ovunque. Terminiamo la nostra camminata dirigendoci sempre a piedi verso l’Arc de Triomf. Arriviamo al momento giusto per goderci il tramonto. In questa stagione il cielo di Barcellona si tinge di un bellissimo rosa, che varia tra tantissime sfumature. Molto suggestivo.

DSC_5491IMG_3448DSC_5692 DSC_5704 DSC_5729 DSC_5676 DSC_5634 DSC_5815 DSC_5794 IMG_4037DSC_5860DSC_5854

 2° GIORNO.
Al mattino. Iniziamo la giornata alzandoci abbastanza presto, sperando di non trovare troppa coda alla Sagrada Familia… Che illusi! Già da prima dell’orario di apertura (dalle 09.00 alle 20.00) la fila è infinita, gira tutta intorno alla Chiesa e ci fa rinunciare a visitarne l’interno. Ciononostante ci fermiamo ad ammirarla da fuori, la studiamo da ogni angolazione, cercando lo scatto perfetto. Poi ci dirigiamo verso il Paseo de Gracia e dintorni, un lungo viale pieno di veri gioielli archiettonici e di bellissimi negozi. Camminiamo con il naso all’insù, senza quasi vederli… Ogni singolo palazzo merita una foto!
Al pomeriggio. Prendiamo la teleferica che porta sulla collina del Montjuic. Dove ci aspetta il Castello (raggiungibile in alternativa col Bus 150 da Plaça de Espanya), il Museo National de Arte de Catalunya, da cui godere di una incomparabile vista sulla città, e il Villaggio Olimpico. Nel 1992 ci sono state le Olimpiadi ed è rimasto quasi tutto uguale, compresi gli stadi: il villaggio è molto bello, soprattutto al tramonto. Tutto si illumina di giallo, a contrasto con il cielo della città che è sempre rosa.

DSC_5864IMG_3642a3833d56-d32e-4d44-935c-2362c05e5a82DSC_5955 IMG_3839DSC_5913 FullSizeRender (31) IMG_3711 IMG_4048DSC_6005

3° GIORNO.
Al mattino. Finalmente di nuovo al Park Guell! Spettacolare, come me lo ricordavo. L’unica differenza è che quando ero stata qui nel 2012 l’ingresso era gratuito, adesso costa 8 euro. Poco male, sono soldi ben spesi. Si può raggiungere con il Bus 24, oppure con la metro, fermata Lesseps: ci mette meno tempo ma non porta fino all’ingresso principale, ma ai piedi di una salita abbastanza ripida di una decina di minuti. Cosa posso dire del parco: tutto, i fiori, la terrazza, le colonne, la salamandra, il Museo di Gaudì, mi piace. Vi dico solo una parola allora: è imperdibile.
Al pomeriggio. Ci dirigiamo nel quartiere di Sant Pere, Santa Caterina i La Ribera – El Born, uno dei più alla moda della città. Siamo partiti da Palau de la Musica Catalana: l’ingresso è a pagamento, ma potete comunque entrare e ordinare qualcosa al bar che si trova al suo interno, la Cafeteria Foyer, per vedere le bellissime decorazioni interne all’edificio. Da qui, percorrendo a piedi via Laietana si giunge nel cuore del quartiere El Born. Abbiamo visitato Mercat de Santa Caterina, Park de la Ciutadella, il Museo di Picasso e il Museo Europeo D’Arte ModernaIn generale, questo quartiere è come il gotico: solo perdendosi si scoprono luoghi inaspettati e bellissimi (ma anche di questi vi parlerò nel post di domani!).

FullSizeRender (30)DSC_6105 IMG_3882 IMG_3944DSC_6152 DSC_6148 IMG_3970

Se avete solo 3 giorni a disposizione per visitare questa bellissima città, dovrete per forza di cose fare delle scelte. Vedere tutto è impossibile. Io sono contentissima di tutto quello che ho visto, assaggiato, annusato, contemplato e fotografato! Vi lascio ad alcune delle mille immagini che ho scattato…
Buon lunedì e a domani con un nuovo post su Barcellona!

I MIEI ULTIMI POST | MY LATEST POST

Come vestirsi di nero: 2 outfit neri e 2 amiche

Parigi in 3 giorni: Cosa vedere, dove soggiornare, dove mangiare!

Dieta detox dopo le feste: Come tornare in forma in 15 giorni

One comment

Leave a Reply