Cosa vedere a Londra in 3 giorni a Natale
Londra in 3 giorni. Qualche settimana fa ho organizzato, un po’ all’ultimo minuto, un viaggio a Londra e sinceramente non mi sarei mai aspettata che, ad inizio Novembre, la città fosse già in piena atmosfera natalizia. Avevo a disposizione solo 3 giorni e ho cercato di farmeli bastare. Sembra impossibile, ma ce la si può fare. A visitare tutto no, ma un po’ di tutto sì! Continuate a leggere per scoprire di più!
Cosa vedere a Londra in 3 giorni: il mio diario di viaggio
PRIMO GIORNO.
Prima tappa del mio itinerario di 3 giorni a Londra il quartiere di Pimlico, a West London. Qui si trova l’Artist Residence London, dove mi sono fermata la prima notte. Un edificio in stile Regency di 4 piani con unicamente 10 stanze, ciascuna diversa dall’altra, in cui ci si sente un po’ come a casa propria! Sarà per l’ambiente caldo e accogliente, sarà sicuramente anche per via del fatto che vi si accede passando per il The Cambridge Street Kitchen, il bar-ristorante annesso a questo Boutique Hotel.
Sono arrivata giusto per ora di pranzo e ho ordinato un delizioso avocado toast con uovo in camicia e salmone!
Sono poi salita al quarto ed ultimo piano per vedere la mia camera, la Club Suite. Ampia, con una bella zona living con tanto di divano in velluto e poltroncine, un morbidissimo letto, un mobile-bar con comfort food e drinks di ogni tipo e un bagno gigante.
Dovete sapere che adoro fare il bagno, soprattutto in inverno e ancora di più quando ho a disposizione una splendida vasca vintage come quella della mia camera all’Artist Residence!
Ho apprezzato moltissimo il fatto che in camera ci fossero ben due finestre, entrambe apribili, da cui ammirare la vista su tutta Cambridge St.
La posizione è ottimale: Pimlico è un quartiere molto tranquillo, con caratteristiche case di mattoni a vista oppure interamente bianche. La stazione Victoria è poco distante, mentre con una breve passeggiata si può raggiungere il ponte di Westminster e il Big Ben. Qualche passo ancora e raggiungerete Milk Train, un posto dove realizzano un cono davvero speciale! Si chiama Unicorn Ice Cream ad è composto da gelato ricoperto da caramelle, zuccherini e marshmallows e infine avvolto da una nuvola di zucchero filato! Era delizioso, solo un po’ impegnativo da mangiare ma, se siete fortunati a non trovare troppe persone, potrete gustarlo comodamente seduti ad uno dei tavolini!
Mi sono poi diretta verso Piccadilly Circus, dove i led delle gigantesche insegne pubblicitarie luminose mi hanno letteralmente abbagliata. Sulla via del rientro in Hotel ho costeggiato il Green Park fino a raggiungere Buckingham Palace e poi ho preso la direzione dell’Artist Residence.
SECONDO GIORNO.
La mattina successiva sono scesa per la colazione al The Cambridge Street Kitchen. Il locale è davvero curato fin nei minimi dettagli, con la cucina a vista. Il menù, come avevo potuto constatare a pranzo il giorno precedente, offre una bella selezione, ma i miei occhi hanno subito puntato il vassoio dei croissant e dei cinnamon rolls, e ne sono rimasti conquistati! E con essi anche il palato!
Uno dei ponti più imponenti di Londra e luogo simbolico della città è il Tower Bridge! Merita tutta la passeggiata, da una riva all’altra del Tamigi. Io sono partita dal lato Nord dove si trova la Tower Of London e ho poi raggiunto il lato Sud, proseguendo fino ad arrivare al The Shard, l’iconico grattacielo a forma di scheggia la cui facciata è stata disegnata da Renzo Piano.
Di rientro verso l’hotel per il check-out, mi sono fermata in un posticino davvero stupendo. A pochi passi a piedi dall’Artist Residence si trova una delle pasticcerie più scenografiche che io abbia mai visto in tutta la mia vita. Un edificio rosa, la facciata decorata con addobbi e luci natalizie e l’insegna dorata Peggy Porschen Cake. Dentro, ogni sorta di cupcakes, muffins, biscottini e ovviamente torte deliziosamente decorate!
Dopo la merenda a base di thè e cupcakes mi sono spostata al The May Fair Hotel, dove ho trascorso le ultime due notti. Anche lui super decorato per il Natale, a partire dalla facciata esterna sino ai bellissimi alberi al suo interno! Al banco del check-in ho trovato ad accogliermi Antonio, un ragazzo italiano super gentile, ed un bancone di caramelle di ogni tipo!
Antonio, per farmi sentire ancora più viziata, mi ha accompagnato fino in camera per spiegarmi ogni singolo dettaglio. E la camera che mi era stata riservata non era una qualunque, ma un vero e proprio appartamento: ampia zona living, cucina, camera da letto, due bagni e un balconcino che girava tutto intorno al soggiorno! Il nome è Saffron Suite e, come se non bastasse, c’era su una sorpresa di benvenuto ad aspettarmi: un gigantesco cestino di frutta fresca, macarons, cioccolatini e altre caramelle!
Il The May Fair Hotel si trova nell’omonimo quartiere di Mayfair, centralissimo e prestigioso. Ospita alcuni tra i ristoranti più rinomati della città e delle vie dello shopping più esclusivo, come New Bond Street. Ed è proprio lì che mi sono diretta. La maison di profumeria Perris Monte Carlo, di cui spesso vi ho parlato nel corso degli ultimi mesi, mi aveva invitato da Fenwick, uno dei loro rivenditori nonché uno dei Department Store di lusso più belli di tutta Londra. Motivo dell’invito un un evento davvero speciale: un pomeriggio per celebrare le imminenti feste ed immergersi nello spirito natalizio, con tanti sconti e uno show di luci e neve finta sparata per la strada! Ve ne parlerò meglio in uno dei miei prossimi post!
Per cena ho provato la cucina del May Fair Kitchen, scoprendo che servono piatti in stile tapas di cibo italiano, spagnolo, messicano e peruviano! In due abbiamo assaggiato una miriade di piatti, consigliate anche dai bravissimi camerieri, anch’essi italiani, che ci hanno spiegato ogni singola pietanza fin nel minimo dettaglio: le papas bravas, l’insalata di avocado e fettine d’arancia, i mini tacos di tonno e chilli lemon, i calamari ed i gamberi fritti, la spigola al forno. Tutti piatti molto curati e, soprattutto ottimi!
TERZO GIORNO.
Se già la cena mi aveva piacevolmente colpito, la colazione non è stata da meno. Le bellissime tavolate di legno della sera precedente sono state interamente ricoperte da ogni tipo di yogurt, cereali, frutta fresca e secca, croissant e pain au chocolat appena sfornati. Una bella selezione anche di piatti salati, nonché la tipica full English Breakfast. E poi centrifugati, succhi e spremute freschissimi, e un cappuccino buono e schiumoso come quello italiano!
Dopo colazione mi sono diretta nel vicino quartiere di Covent Garden, dove si trova una piazzetta davvero caratteristica che si chiama Neal’s Yard. Trovarla non è stato difficile, anche se è ben nascosta! Si può accedervi da Monmouth St. o da Short Gardens, facendo attenzione, tra una vetrina di pasticceria e una di prodotti naturali, a non perdere il cartello che indica il passaggio. Più difficile è trovarla deserta. Bisogna recarsi davvero molto presto al mattino!
Ho proseguito la passeggiata fino sul Tamigi per raggiungere il London Eye (mi ha stupito quanto lentamente giri)! In un istante il cielo da grigio e nuvoloso si è aperto in un azzurro inaspettato, conferendo una luce davvero magica alla città!
Altri pochi passi e ho raggiunto il Westminster Bridge, scoprendo con sommo dispiacere che il Big Ben è in fase di restauro da qui ai prossimi 4 anni. Un vero peccato che le impalcature lo nascondano quasi del tutto, ma resta comunque il fatto che sia uno dei simboli di Londra che proprio non ci può perdere.
Per la restante parte della giornata avevo in programma di spostarmi nel quartiere di Notting Hill, ma prima una tappa a Primrose Hill. In questo quartiere residenziale c’è una strada che si chiama Chalcot Crescent dove gli edifici sono di ogni colore (pastello) dell’arcobaleno e, dopo aver visto tantissime fotografie, non vedevo l’ora di vederla con i miei occhi!
Sopraggiunta una certa fame, mi sono diretta a Notting Hill. Per pranzo volevo provare Farm Girl in Portobello Road, un delizioso locale australiano in cui ho mangiato l’avocado toast più buono in assoluto, con uova, salmone, l’immancabile coriandolo e un’inaspettata spolverata di semi di melograno, che io adoro!
Purtroppo il mercato vintage e di antiquariato completo si tiene solo di venerdì e sabato, ma negli altri giorni della settimana non mancano bancarelle e negozietti vintage.
Sono poi rientrata in hotel per organizzare le valigie, in quanto la mattina seguente avrei avuto il volo del rientro molto presto. Per cena sono nuovamente scesa al May Fair Kitchen e, se la sera precedente avevo voluto evitare la pizza per provare cucine diverse, questa volta mi sono lasciata convincere ed era davvero deliziosa! Ho anche ri-ordinato uno dei piatti che più avevo apprezzato la sera precedente, i mini tacos!
E così termina il mio viaggio ed anche questo diario, dedicato a cosa vedere a Londra in 3 giorni.
Se state pensando di visitare Londra a Natale, spero tanto che vi possa essere d’aiuto!
Buon lunedì a tutti voi!