Cosa vedere all’Avana
Cosa vedere all’Avana. Oggi voglio parlarvi di una esperienza indimenticabile che mi è capitata nel corso di quest’ultimo mese: volare a Cuba. Un viaggio emozionale alla scoperta della storia, della cultura e della bellezza decadente di un paese che da sempre mi affascina e che non vedevo l’ora di visitare. Suddividerò il racconto del mio viaggio in due parti: l’Avana e Cayo Levisa. In questo post vi parlerò della prima, ovvero di cosa ho visto all’Avana più alcuni consigli di viaggio per chi sta progettando una vacanza da quelle parti!
Cosa vedere all’Avana in tre giorni
Il mio viaggio in direzione della capitale della più grande isola dei Caraibi è partito con volo Air France da Malpensa e ha avuto uno scalo di poco più di 3 ore a Parigi. Periodo durante il quale ho approfittato per riposarmi e connettere il mio iPhone ad internet per l’ultima volta prima del lungo viaggio. All’aeroporto Paris-Charles De Gaulle è presente una comoda Lounge Air France nella Hall L del Terminal 2E, accessibile a chi è in partenza o in arrivo da un viaggio intercontinentale con scalo a Parigi, purché lo scalo sia superiore a 3 ore. Si ha così accesso ad una lounge con il wi-fi, una biblioteca, una sala business dove poter lavorare comodamente a computer e una zona relax dove sostare su morbide poltroncine in perfetto stile parigino in attesa del prossimo volo. Chi deve affrontare uno scalo molto lungo può approfittare dell’Hotel interno alla lounge, che conta circa 80 camere da letto e concede anche solo bagni privati per chi ha tempo di fare solo una doccia.
Mi sono poi spostata nella Business Lounge di Air France, situata nella Hall M dello stesso Terminal 2E, tra boutique di moda e mostre d’arte (c’è un Free Museum dove ogni sei mesi viene organizzata una mostra diversa, quella attuale è dedicata a Picasso). Dopo aver pranzato al ricco buffet mi sono diretta al mio Gate, pronta e rigenerata per il lungo volo che mi avrebbe atteso!
Al mio arrivo all’Avana erano circa le 8 di sera: mi attendeva il taxi che avevo organizzato dall’Italia per accompagnarmi fino alla casa particular, nel quartiere di Habana Vieja ovvero Avana Vecchia (il costo del taxi è di 25 CUC, la moneta Cubana). Per una esperienza di viaggio il più autentica possibile e per immergermi meglio nella cultura cubana, ho infatti voluto soggiornare non in uno dei molti Hotel presenti in città, ma in una casa particular, ossia un’abitazione della gente del posto (al costo di 30 CUC a notte). Normalmente queste case sono gestite da donne, principalmente mamme che vivono lì con figli o nipoti, con l’aiuto di una persona di servizio per la cucina e la pulizia. Sono stata davvero fortunata perché entrambe le case in cui ho soggiornato all’Avana Vecchia erano entrambe tenute benissimo!
Il giorno successivo, dopo la colazione alla casa a base di uova, frutta fresca e pane con marmellata di guava fatta in casa, sono partita alla volta della città. Ci sono così tante cose da vedere nel quartiere di Avana Vecchia che ho voluto dedicarle tutto il tempo che meritava, anche a discapito di altri quartieri della città. Primissima tappa è stata la Piazza del Capitolio, uno degli edifici più emblematici dell’Avana, che si staglia nel cielo azzurro ed è visibile da molti punti della città, diventando un punto di riferimento per chi come me aveva deciso di muoversi a piedi.
Di fronte al Capitolio vi imbatterete nelle caratteristiche e famose case colorate, altro simbolo dell’Avana. In realtà si trovano un po’ dappertutto, ma sicuramente quelle che trovate qui sono sono quelle mantenute meglio e in tipico stile coloniale.
All’Avana la temperatura era sui 30°C, ma il tasso di umidità elevatissimo faceva percepire ancora di più il caldo. Ho scelto abiti leggeri e morbidi, come questo delizioso vestito azzurro con ruches preso su Zalando. Anche gli occhiali da sole che vedete nelle foto (indispensabili) li ho acquistati sullo stesso shop-online di Zalando e sono di Miu Miu.
Proseguendo su Paseo de Martì, la via principale, vi imbatterete in vari edifici molto diversi dalle case circostanti: si tratta di una serie di Hotel a 5 Stelle, che si fanno notare per il loro essere molto ben curati, in netto contrasto con il resto del paesaggio. Vi consiglio di entrare a vedere l’Hotel Parque Central e anche prendere l’ascensore che porta al nono ed ultimo piano: vi ritroverete sul tetto, dove tra un delizioso bar-ristorante e una bellissima piscina potrete ammirare una magnifica vista sul Capitolio e su Habana Vieja.
Esattamente sotto al Parque Central si trova una zona adibita a parcheggio delle moltissime auto d’epoca colorate che fungono da taxi. Si tratta principalmente di Chevrolet, datate prima metà degli Anni ’50, tenute benissimo dai loro proprietari, che ho visto con i miei occhi eseguire piccole manutenzioni per strada dopo ogni tratta. Circa una volta all’anno vengono ridipinte di colori pastello e c’è n’è proprio per tutti i gusti, nonchè di tutte le sfumature dell’arcobaleno!
I taxi colorati non si trovano solo lì: se fate attenzione li noterete parcheggiati ad ogni angolo delle strade, in attesa di attrarre turisti.
Camminando per le strade spesso vi imbatterete anche in piccoli banchi di frutta fresca: delizioso e super rinfrescante il mango, molto più dolce rispetto a quello che arriva qui da noi!
Il cuore dell’Avana Vecchia è Calle Obispo, da cui sono partita per il mio secondo giorno in giro per Avana. Si tratta della via più animata della città con botteghe e piccoli negozi di souvenir che si susseguono l’un l’altro.
Proseguendola tutta vi ritroverete a passare davanti a una moltitudine di murales e, prima di girare in direzione Bodeguita del Medio vi consiglio di fermarvi all’Hotel Florida per ammirare la meravigliosa corte interna, colorate da una mostra di quadri di artisti locali.
Tappa irrinunciabile la Bodeguita del Medio, il locale dove è nato il famoso cocktail Mojito (a base di Menta, Lime, Rum e zucchero di canna) e che veniva frequentato da tanti personaggi famosi del passato come Hernest Hemingway e Pablo Neruda, che hanno lasciato i segni del loro passaggio nelle tante foto, firme e graffiti che ricoprono la maggior parte delle pareti.
Proseguendo tra le varie Calle ho poi raggiunto Plaza Vieja, gioiello architettonico dell’Avana: rispetto a tutte le altre è stata restaurata e quindi risulta essere la più pulita ed elegante.
Seguendo la rotta di Hemingway all’Avana ho poi fatto tappa anche in un altro dei suoi locali preferiti, El Floridita. Qui si dice che prendesse sempre il Daquiri. L’interno è molto vivace, con musica e balli dal vivo che contagiano.
Il terzo giorno è stato dedicato alla scoperta di altri due quartieri dell’Avana. Prima tappa Centro Habana, ovvero il Barrio Chino, delimitato da un grande arco a forma di pagoda. L’obiettivo era arrivare al Ristorante La Guarida prima che i famosi panni stesi ad asciugare all’aria venissero ritirati dai fili. Si trovano al primo piano dell’edificio che ospita il Ristorante, diventato famoso in quanto nel 1993 fu scelto come location di un famoso film cubano dal titolo Fresa Y Chocolate, che per primo sensibilizzò i cubani sul tema dell’omosessualità.
Nelle foto indossavo un abitino rosso a spalle scoperte di New Look preso su Zalando, che ho abbinato ad un paio di coloratissimi orecchini con pompom colorati, sempre scovati su Zalando.
Al secondo piano si trova il Ristorante, dove ho pranzato con tacos di marlin e del delizioso platano fritto!
Salendo ancora più su, al terzo piano raggiungerete le cucine: proseguite fino a trovare la scaletta a chiocciola che porta sul tetto. Da lì potrete godere di una vista unica che abbraccia tutta la città a 360°… Da non perdere!
Dopo pranzo ho proseguito il cammino in direzione Vedado, altro quartiere rinomato dell’Avana. Dal Malecon, il famoso lungomare, ho raggiunto l’Hotel Nacional. Lo storico hotel di lusso è un simbolo americano che Castro nazionalizzò negli anni Sessanta e che riaprì al pubblico solo dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, momento a partire dal quale Cuba fu costretta a riaprirsi al turismo. Tra viali ornati di palme, arredi sfarzosi e un bar con vista mare c’è anche un parco naturale che ospita un meraviglioso pavone!
Concludo il post rispondendo ai tanti di voi che mi hanno scritto commenti e messaggi privati su Instagram dopo che ho iniziato a postare le foto del mio viaggio (se ve le siete perse, le trovate sul mio account @lauracomolli). Ecco quindi la mia lista di consigli di viaggio!
1) Prima di partire ricordatevi di richiedere il visto (si chiama tarjeta de turista e si può acquistare presso le ambasciate cubane oppure su siti internet specializzati) e di predisporre un’assicurazione sanitaria. Entrambi sono obbligatori, in loro assenza non potrete entrare a Cuba.
2) I cubani non hanno accesso ad internet e l’unica maniera per connettersi con facilità è recarsi in uno dei tanti hotel e acquistando tessere orarie di connessione Wi-Fi. Ne ho testate un paio e la più conveniente è quella acquistabile all’Hotel Parque Central: 10 CUC (poco meno di 10 €) per 5 ore di navigazione nell’arco di 30 giorni. Le altre tessere invece vengono vendute a 5 CUC per 1 sola ora.
3) Il livello di igiene in generale è abbastanza scarso. Indispensabile portare con sé un paio di asciugamani ospite, una federa per il cuscino e salviette igienizzanti a seconda delle necessità.
4) Camminate con scarpe chiuse: i marciapiedi, oltre ad essere accidentati, ospitano rifiuti di vario genere, tra cui anche rifiuti animali.
5) “Com’è l’Avana di notte? E’ sicura?” Questa è una delle domande più frequenti che mi sono state fatte. Se di giorno mi sono sempre sentita tranquilla a spasso per la città, alla sera ho sempre preferito rientrare per ora di cena alla casa particular: questo perché l’illuminazione nelle strade è pressoché inesistente, cosa a cui non sono assolutamente abituata e che sinceramente mi ha destabilizzato un pochino.
6) Non avendo a disposizione Google Maps per via della totale assenza di internet, l’unica è affidarsi ad una cartina oppure scaricare una app che utilizzi il GPS. Vi consiglio a questo proposito maps.me: ricordatevi di scaricare la piantina di Cuba dall’Italia, di modo da averla a portata di mano già una volta atterrati sul suolo cubano. Io mi sono trovata benissimo! Mi è perfino capitato di dare io indicazioni stradali al taxista!
7) Com’è l’Avana a giugno? Altra domanda frequentissima. Molti di voi mi hanno scritto se sia il mese giusto per prenotare un viaggio a Cuba, spaventati dal fatto che coincida con l’inizio del periodo a rischio uragani. Sicuramente non sono rari, per cui bisogna viaggiare consapevoli del rischio. Io fortunatamente non ho avuto questo problema: solo il caldo umido e qualche breve acquazzone nel pomeriggio.
Ringrazio di cuore Air France-KLM per questa magnifica opportunità e vi do’ appuntamento a presto con un nuovo post dedicato alla seconda parte del mio viaggio a Cuba!
Felice venerdì a tutti voi!