Parigi a Natale: cosa vedere in 3 tre giorni
Parigi a Natale. Andare a Parigi a Natale significa ammirare un vero e proprio spettacolo. La città si accende letteralmente e la sua bellezza, se possibile, si accentua ancora di più. I parigini sanno come creare la più perfetta atmosfera natalizia con decorazioni, alberi, ghirlande: tutto è ornato da fili di luminosissime lucine. Ho raccolto i miei indirizzi preferiti e alcuni consigli in questa piccola guida!
Parigi a Natale: cosa vedere, dove soggiornare e mangiare
GIORNO 1.
Siamo partite da Milano Malpensa con il primo volo Vueling del mattino presto, in modo da arrivare in tempo per vedere la città con la luce del giorno (era Dicembre ed il sole tramontava poco prima delle ore 17). Vueling si appoggia all’aeroporto di Parigi Orly, che dista appena 40 minuti di macchina dal centro di Parigi. Era domenica mattina, il traffico era scarso e il tempo è letteralmente volato!
Prima tappa, come di consueto, l’hotel. Ho soggiornato al Nolinski Paris, un hotel a cinque stelle con spa di apertura recente che si trova in 16, Avenue de l’Opera: una posizione invidiabile, in quanto esattamente a metà strada tra l’Opera Garnier e il Museo del Louvre. Anche qui si respirava un forte clima natalizia: già dall’ingresso sembrava di camminare in un bosco incantato!
La nostra camera era favolosa, con un’ampia e luminosa zona studio, un comodo letto, l’armadio, il bagno con doppio lavandino e doccia, e infine una bella terrazza su Avenue de l’Opera. Ho particolarmente apprezzato l’arredamento in stile moderno, i materiali di pregio ed i tantissimi specchi!
Il Nolinski si trova davvero in una posizione privilegiata: in appena 5 minuti a piedi ci si ritrova in uno dei miei posti preferiti di Pairigi, il Palais Royal.
Una passeggiata di altri 5 minuti e ci si ritrova tra le piramidi del Louvre. Anche questa volta mi ero ripromessa di entrarci ma purtroppo non sono arrivata in tempo: speriamo nella prossima!
Appena ha iniziato a fare buio e freddo ci siamo dirette alle Galeries Lafayette Haussmann, non con l’intenzione di fare shopping sfrenato e neppure per scaldarci, ma per ammirare dal vivo il loro albero di Natale. E’ nella tradizione delle Galeries celebrare il Natale con l’installazione di mercatini natalizi che corrono su tappeti rossi lungo tutto il loro perimetro. Quest’anno hanno allestito uno degli alberi di Natale più originali e sorprendenti che io abbia mai visto: sospeso sotto la cupola principale, interamente realizzato in palloncini colorati dalle forme diverse. Stelle, bastoncini di zucchero, pretzel, ciambelle… E anche cactus! Ma c’è di più: circa ogni 10 minuti l’albero si anima. I palloncini iniziano a danzare in uno spettacolo di musica e luci che lascia a bocca aperta anche l’animo più Scrooge!
Siamo poi rientrate in hotel per gustarci una cenetta nel Grand Salon. Un salone piacevole e appartato, con comode poltroncine in velluto blu, luci soffuse, un camino in bronzo e un maestoso pianoforte. La tantissima fame ci ha fatto ordinare diversi piatti della loro cucina francese rivisitata, con anche proposte a base di pesce fresco e vegetariane: tutto molto gustoso!
GIORNO 2.
La giornata inizia con una colazione tipicamente francese alla Brasserie Rejane: croissant, pain au chocolat e baguette con marmellata, oltre a un piatto salato e una bowl di macedonia!
Dopo colazione ci siamo dirette verso la Chiesa della Madeleine. Passeggiando nei dintorni abbiamo scoperto un piccolo passaggio che porta ad maestoso cortile, tutto circondato da boutique delle più grandi firme francesi e non solo. Si chiama Village Royal ed al centro, al riparo dal traffico e dalla folla di turisti, c’è un albero di Natale davvero magnifico!
It’s shopping time! Sono andata abbastanza sul sicuro in quanto era da tempo che sognavo una nuova bimba di Dior e volevo acquistarla in Avenue Montaigne, dove si trova la loro boutique più bella del mondo. Quest’inverno resa ancora più magica grazie all’installazione di mongolfiere luminose su tutta la facciata! Il mio regalo di Natale? La borsa Lady Dior in morbida pelle rossa ornata da borchie color oro anticato: un vero e proprio capolavoro di Maria Grazia Chiuri!
A questo punto si era fatta ora di pranzo e ci siamo dirette in uno dei posticini che preferisco di Parigi per fare pranzo, in cui ordino (quasi) sempre la zuppa del giorno e l’avocado toast. Si chiama Le Pain Quotidien e questi sono i miei due indirizzi preferiti: uno è quello più vicino ad Avenue Montaigne e agli Champs, in 68 Rue Pierre Charron. L’altro si trova nella piazzetta pedonale del mercato di Saint Honoré!
Parigi ha tantissime gallerie coperte, antichi luoghi di incontro e di commercio sotto ampie arcate con tetti in vetro che sono ancora oggi di grande fascino. Dopo pranzo ci siamo dirette alla Galerie Vivienne, forse la più natalizia di tutte!
Al suo interno ci sono raffinate boutique di abbigliamento e arredamento, un bistrot, un negozio di giocattoli e un negozio senza insegna che contrasta con tutti gli altri. Si tratta di una piccola libreria vintage piena di cartoline e carte geografiche, con una vetrina davvero particolare: tra le tante file di libri vintage accatastati l’uno sull’altro spuntano tre maialini!
Da qui abbiamo preso un Uber per raggiungere il Trocadero: lungo il tragitto abbiamo percorso Rue de la Paix, una fila di pini luminosi a lato di ciascuna vetrina fino a Place Vendome, dove i pini diventano giganteschi, forse abeti, due per ogni angolo della piazza. E poi le lucine di Rue Saint Honorè e di Place de la Concorde, per l’ultimo anno illuminata nella notte dalla ruota panoramica con i colori della bandiera di Francia. Un susseguirsi di decorazioni davvero spettacolari! Arriviamo a Place du Trocadero giusto in tempo per assistere ad un altro spettacolo: quello dei 5 minuti più luminosi di tutta Parigi. L’appuntamento è allo scoccare di ogni ora dopo il tramonto!
Anche se nelle foto mi vedete poco vestita, il clima a Parigi a Natale e in inverno non può proprio definirsi mite. C’è quasi sempre il vento e le temperature sono abbastanza basse, tendenti allo zero. Consiglio di vestirsi con molti strati e non dimenticare mai un maglione a collo alto, i guanti e il cappello!
Ci siamo poi spostate in un nuovo hotel, dove avremmo trascorso le ultime due notti. Cambiamo quartiere per raggiungere l’Hotel Grand Pigalle a South Pigalle, vicinissimo a quello di Montmartre e del Sacre Coeur. E’ un boutique hotel in pieno stile parigino moderno, fatto di minuti corridoi, tappeti e piastrelle che riprendono il design ottagonale, simbolico anche della forma del quartiere di South Pigalle. Tutto molto curato e pulito, così come la camera in cui ho soggiornato, dotata di un comodo letto matrimoniale con affaccio sul terrazzino e un bel bagno con vasca e doccia!
GIORNO 3.
La giornata a Parigi non può incominciare meglio che con una colazione in camera. Questa è la vista dall’adorabile minuscolo terrazzino della mia camera Henry Monnier, mentre mangio pain au chocolat seduta tra i tetti di Parigi!
L’hotel Grand Pigalle si trova in uno dei quartieri parigini più adorato dagli artisti, esattamente all’angolo tra Rues Victor-Massé e Henry Monnier, letteralmente tra una brasserie e l’altra. A due minuti a piedi dal Moulin Rouge e dal Café des Deux Moulins (quello de Il favoloso mondo di Amélie) e a cinque da Le Mur des Je t’aime, un muro colorato di blu con scritto “Ti amo” in tutte le lingue del mondo.
Dopo aver scoperto i dintorni di South Pigalle ci siamo dirette per fare pranzo al The Peninsula Paris. Prima di entrare nell’elegante edificio del XIX secolo che lo ospita siamo rimaste incantate dai mercatini natalizi allestiti nello spazio esterno. Tra file di pini imbiancati spunta una slitta guidata da giganti orsetti polari di peluche!
Siamo poi entrate nel salone Le Lobby per il pranzo, con un bel menù ricco di proposte della cucina francese e internazionale. Ciascuno dei piatti che abbiamo ordinato era curato nei minimi dettagli ed il servizio davvero eccellente!
Dicono che Le Lobby sia famoso in tutta la città per suo Sunday Brunch: dovrò tornarci per provarlo!
Il salone è molto raffinato, con un imponente lampadario di cristallo e decori dorati. Anche qui un albero di Natale maestoso e pieno di pacchetti rossi: purtroppo nessuno portava il mio nome sopra!
Sono poi salita fino al sesto piano del Peninsula dove si trova un altro ristorante, chiamato L’Oiseau Blanc, con una vista panoramica che mi hanno detto essere spettacolare, su tutta Parigi e su uno scorcio della Tour Eiffel. Purtroppo non abbiamo potuto vedere alcunché a causa della fitta nebbia.
Nel tardo pomeriggio siamo tornate sotto la Tour e davanti ai nostri occhi si è aperto uno spettacolo bellissimo: nuvole rosa coprivano parzialmente la punta. Quanto è magico il Natale a Parigi?
Siamo giunti al termine di questo diario di viaggio e spero tante che la mia lista di cosa fare a Parigi a Natale possa esservi utile!
Buon mercoledì a tutti voi!
2 comments
Parigi è meravigliosa, sotto Natale poi è magica!!!
Baci baci
Marta
http://www.lagattarosablog.it
Come al solito mi fai sognare! <3
http://www.fashionjuls.it