Visitare Sorrento e dintorni
Visitare Sorrento e dintorni. A distanza di poco di un mese sono tornata in uno dei miei posti preferiti al mondo. Forse il mio preferito in assoluto. Un posto dove la gentilezza, le buone maniere e il buonumore non mancano mai. In cui mi sento davvero a casa… Sto parlando della Costiera ed in particolare di una parte in cui ero già stata due anni fa. Questo posto è Sorrento e grazie al team di Your Amalfi Coast ho potuto sviluppare un itinerario dedicato alla scoperta del territorio e delle tante attività che è possibile fare a tema enogastronomico, naturalistico e, perché no, all’insegna anche del relax e dello shopping. Insomma un tour unico, perfettamente strutturato sulle mie passioni e, posso dirlo, assolutamente indimenticabile! Continuate a leggere per scoprire di più!
Visitare Sorrento e dintorni con YourAmalfiCoast: cosa vedere, dove dormire e mangiare
Per raggiungere Sorrento abbiamo preso il treno Frecciarossa che parte da Torino alle 12:00 e arriva a Napoli Centrale alle 17:40: una volta lì abbiamo trovato ad aspettarci Simone Crotti di Your Amalfi Coast che, a bordo del suo comodissimo minivan Vito, ci ha accolto ed accompagnato in città. Ci tengo a dire fin da subito che Simone è una persona deliziosa, che vi racconterà tutto ciò che sa del suo territorio con una passione ed una fierezza che gli si legge negli occhi, e che sa ricordare ai suoi ospiti come ogni tanto sia giusto anche riposare, stare in silenzio e godersi semplicemente il viaggio! Una volta superato il Vesuvio, abbiamo raggiunto la prima città della penisola sorrentina, Castellammare di Stabia, che vanta la presenza di ben 28 fonti di acque naturali diverse in disuso (ora sono sorgenti, tutte potabili: alcune sono curative, hanno ad esempio proprietà ferrose infatti sono colorate di rosso). Abbiamo poi proseguito verso Vico Equense e, percorrendo Corso Italia, abbiamo poi raggiunto Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e infine Sorrento!
La nostra destinazione era Villa Elisa. Incastonata proprio nel cuore del Paese, in un antico convento completamente restaurato e trasformato in cinque accoglienti appartamenti dotati di ogni comfort (angolo cottura, salottino con tavolo, sedie e divano, camera da letto, cabina armadio, bagno con doccia). Il nostro si trovava proprio a fianco della casa principale, dove abitano nonno Mario e nonna Ludovica, la cui mamma decise di acquistare questo posto e trasformarlo in struttura ricettiva. Casa dei nonni e gli altri appartamenti si trovano all’interno di un bellissimo cortile fiorito e arredato con splendidi tavolini in pietra lavica dallo stile Mediterraneo!
Proprio sopra il nostro appartamento c’è il terrazzino privato di nonno Mario, dove ogni giorno alle cinque del mattino sale per controllare il suo orto. Da lassù, la vista su piazza Sant’Antonino Abate è ancora più bella!
Al nostro arrivo siamo state accolte da Giovanna e Ludovica del team di Your Amalfi Coast, che ci hanno sorprese con un primo regalo di benvenuto (a cui durante i giorni seguenti ne sono seguiti molti altri): due paia di sandali Siniscalchi realizzato a mano per noi!
Dopo aver sistemato i bagagli, ci siamo preparate per la serata. Avevamo appuntamento all’Imperial Hotel Tramontano per goderci il momento del tramonto sulla loro meravigliosa terrazza: dovete sapere che a Sorrento il sole tramonta proprio sul mare! Lì abbiamo conosciuto Francesca, che ci ha raccontato la storia dell’hotel, appartenente alla sua famiglia da generazioni. E’ ospitato in più edifici storici: nel 1857 alcune ville vennero accorpate tra di loro e trasformate in struttura ricettiva, rimasta tale fino al 1950 quando il nonno di Francesca decise di acquistarlo.
Mentre ammiravamo il tramonto dalla terrazza, sorseggiando un aperitivo, Francesca ci ha raccontato due episodi speciali della storia del suo hotel. Proprio su quella terrazza De Curtis compose la famosa canzone “Torna a Surriento”. Correva l’anno 1902 e Don Guglielmo Tramontano, allora sindaco di Sorrento, invitò in Hotel il presidente Zanardelli per chiedergli di disporre la realizzazione di un ufficio postale, una delle tante strutture pubbliche che ancora mancavano in paese (allora quello più “vicino” era a Napoli). Il presidenze sembrava infastidito dalla richiesta e restio a concedere le poste, così Don Guglielmo espresse la sua preoccupazione all’istitutore dei suoi figli, l’artista Giambattista De Curtis. Costui ebbe l’idea di offrire al presidente Zanardelli una canzone: fu cantata così per la prima volta la sera stessa in albergo la celeberrima Torna a Surriento. Zanardelli mostrò di aver gradito l’omaggio e finalmente promise la concessione del sospirato ufficio postale, che arrivò poi due anni dopo, nel 1904!
Ma questo non è tutto… Il Tramontano è anche il posto dove l’11 Marzo 1594 è nato il poeta Torquato Tasso, più precisamente nella sua Ala Ovest! E’ incredibile quanta storia si respiri in questo hotel così antico e suggestivo.
Per cena ci siamo spostate al Ristorante Belvedere, sempre all’interno dell’hotel. Qui ci hanno consigliato il “Menù la Tradizione” pensato con la consulenza del Don Alfonso 1890, un posto magico in cui ero stata circa un mese prima e di cui avevo letteralmente amato ogni secondo della mia permanenza (se vi siete persi il relativo blog post, potete leggerlo cliccando QUI). Il menù comprende, oltre alla selezione di pane (tra cui il tarallo napoletano, aromatizzato con sale, pepe e mandorle), un antipasto di pesce (io ho scelto la zeppola di astice in tempura con salsa agrodolce), poi gnocchetti di patate au gratin con mozzarelle fiordilatte e passata di pomodorini, tempura di gamberi e verdure, un pre-dessert di gelato all’amaretto e infine la sinfonia al limoni: il dolce estivo più buono che ci sia a mio parere!
La mattina successiva scopriamo che Villa Elisa è convenzionata per la colazione con il vicinissimo Mo’ Mo’ Kitchen & Bar. Un posticino davvero speciale di cui qui sotto vi metto alcune immagini dei bellissimi e buonissimi piatti che abbiamo assaggiato durante la nostra permanenza a Sorrento! Ovviamente non poteva mancare la sfogliatella riccia!
Dopo colazione era finalmente giunta l’ora di mettersi in macchina e farci accompagnare da Simone alla prima attività di questo viaggio…
… La visita alla Tenuta Le Lune Del Vesuvio che si trova a Terzinio, nel parco nazionale del Vesuvio. Qui la terra è fatta di lapilli, ovvero pietre laviche provenienti dall’ultima eruzione del vulcano: ciò la rende eccezionalmente fertile e permette di coltivare prodotti eccezionali come l’uva coda di volpe (che prende il nome dalla forma allungata della foglia), fragoline, noci, ma anche fichi e “pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOP” (prodotto di eccellenza, raccolto ad agosto formando grappoli che vengono legati al soffitto e che si conservano fino a 6/7 mesi senza alcun trattamento).
Abbiamo proseguito poi nella fattoria, dove abbiamo conosciuto gli asinelli Luna e Filippo, il mini-pony Ciccioblack e il pony Stella!
Dall’orto alla tavola, è iniziato poi il pranzo degustazione in cui, ad ogni portata, ci veniva servito un vino diverso (forse questo è il motivo per cui ho scattato solo la foto della prima pietanza)! La varietà offerta da questo territorio è davvero incredibile!
Siamo poi ritornati nella penisola sorrentina, a Sant’Agata Sui Due Golfi, per una speciale cooking class alla Fattoria Terranova. Ma, prima, un tour di questo posto bellissimo e dei prodotti agricoli che vi coltivano, culminato con una merenda a base di limonata ghiacciata e sfogliatella (è sempre l’ora giusta)!
Siamo poi passati alla cooking class vera e propria: con la complicità dello chef Michela, mi sono cimentata nella realizzazione passo dopo passo delle linguine ai 3 pomodori!
Per concludere il pomeriggio in bellezza, abbiamo fatto una gita in barca al tramonto con Sorrento Luxury Charter. Uscire in barca è sempre un’emozione per me perché mi ricorda quando, da piccola, trascorrevo le estati con i miei genitori in Costa Azzurra. Roberto ci aveva riservato la sua barca più bella e ha esaudito il nostro desiderio di percorrere tutto il tratto di costa che gira a Punta Campanella ed arriva fino a Positano… All’andata mi sono goduta il vento a prua, mentre al ritorno sono stata all’interno, gustando un ottimo Prosecco e godendomi i colori del tramonto!
Infine siamo andati a cena al Grand Hotel President, che si trova nella parte alta di Sorrento da cui è possibile godere di una vista panoramica davvero bellissima!
Al ristorante Il Sogno, lo chef Daniele Persico ci ha accolto con un menù speciale pensato per noi: due tipi di pane al pomodoro e alle erbe da gustare con il loro olio d’oliva, entrée di cialda pane croccante e spuma di mozzarella di bufala, elisir di insalata di pomodori realizzata per osmosi (la salsa si beve!), piccolo tentacolo di polpo cotto a bassa temperatura su knell di patata al limone, spaghetto che raggruppa i sapori del posto (limone Sorrentino, alici locali, pomodoro secco, noce di Sorrento), spigola in involtini di pasta fillo con scarola, olive e capperi su vellutata di zucca, e infine cestino di wafer al sesamo nero con all’interno mousse di rabarbaro: tutto ottimo!
La giornata successiva l’abbiamo trascorsa nella vicina Massa Lubrense, partendo dall’agriturismo Oleum. Qui abbiamo visitato il loro frantoio, dove il simpaticissimo Signor Gennaro ci ha mostrato ogni fase della lavorazione e ci ha spiegato quali sono le proprietà che rendono l’olio extra vergine di oliva prodotto da loro (e in generale nei frantoi) diverso da quelli che normalmente si trovano in commercio, condendo il tutto di aneddoti super divertenti! Le olive si raccolgono tra fine settembre e gennaio, vengono poi lavate e macerate (comprese di nocciolo, che aiuta a far uscire meglio l’olio) con un sistema di estrazione che permette di non buttare via nulla, perché quello che rimane viene poi utilizzato per concimare il terreno. Solo con questo sistema è possibile non disperdere quelle sostanze anti-ossidanti come la vitamina E ed i polifenoli per cui è caratteristico l’olio d’oliva, prima ancora che per il suo sapore. Nei procedimenti industriali invece gli oli vengono micro-filtrati, in quanto hanno rovinature che vanno pulite. Molto interessante da sapere!
Infine, anche se non era ancora neanche ora di pranzo, mi sono lasciata tentare dalla degustazione di olio, dalle bruschette, e dalle loro verdure a km zero!
Dopo aver salutato Gennaro e Pino di Oleum abbiamo conosciuto Benedetto dell’Agriturismo Il Turuzziello, specializzato in formaggi! Ci è venuto a prendere a bordo della sua Ape Calessino e abbiamo percorso un tratto di strada fino a raggiungere un primo posto davvero speciale…
… La Limonaia dei suoi vicini! Si tratta di un agrumeto che esiste dal 1894 e ogni anno produce i caratteristici limoni di Sorrento (i quali devono crescere dagli 11 ai 14 mesi prima di poter essere raccolti). Li usano in cucina? Non solo! Come dicono da queste parti: “when life gives you lemons, make limoncello”!
Dopo la passeggiata nell’agrumeto, saliamo finalmente con l’Ape fino al Turuzziello. Qui è partita la degustazione di formaggi, iniziando dal Provolone del Monaco: un formaggio unico, dolce, che si dice fu creato da un frate di Vico Equense in un convento molti anni fa. Quello di Benedetto, rispetto al provolone degli altri 7 produttori, è più morbido e meno piccante, ma davvero gustoso! E’ poi partita la cooking class della mozzarella fiordilatte con relativa degustazione di ogni forma di mozzarella, delle caciottine e della ricotta fresca con marmellata di prugne.
Abbiamo poi fatto visita alla fattoria, dove abbiamo visto con quale cura vengono trattate le loro mucche, i loro tori (di cui uno di 8 giorni) e i loro vitellini (ce n’erano due appena nati)! Pascolano per circa la metà dell’anno all’aperto ed il restante periodo vengono fatte ingravidare a turni, con intelligenza, senza stressarle, per poter produrre un prodotto di vera qualità. Che dolcezza vedere tutti questi animali dal vivo e con quanto amore Benedetto si prende cura di loro!
Nel pomeriggio Simone ci ha riaccompagnate a Sorrento, dove abbiamo trascorso qualche ora di relax a Villa Zagara. Questo posto si trova a due passi dal centro città ed è di nuovissima apertura: si tratta di un villa immersa in un giardino di alberi secolari, con una piscina bellissima e tavolini arredati con stile… Una location perfetta per fare una festa!
La carinissima Dorotea, figlia dei proprietari, ci ha portato alla scoperta di Villa Zagara, spiegandoci che cibo e bevande offerti da loro sono realizzati solo con prodotti, erbe e piante provenienti dal loro giardino!
La serata è proseguita in uno dei mie luoghi del cuore, l’Hotel Excelsior Vittoria. Ci ero già stata due anni fa (QUI potete vedere tutte le immagini), lasciandoci letteralmente il cuore. Credo che le foto possano spiegare da sole il perché!
A differenza della scorsa volta, questa ho avuto il piacere di cenare presso la loro Terrazza Bosquet con 1 stella Michelin.
Abbiamo iniziato con i canapè, per passare ad una selezione di grissini al plancton e alghe e alla cassetta del pane (realizzata ad intarsio da una bottega artigianale): il più grande che vedete nella foto qui sotto si chiama “croissantiello” ed è un misto di pane e croissant ripieno di salumi. Il tutto da degustare con tre tipi di burro (classico, al pomodoro e alle olive) e con olio d’oliva Estremum. Ci arriva poco dopo l’antipasto che avevamo ordinato: la parmigiana di melanzane. Per presentarla è uscito lo chef Antonino Montefusco in persona dalla cucina! Si componeva infatti di due diverse versioni di parmigiana, una tradizionale, alla moda della mamma dello chef, ed una rivisitata dallo chef stesso. Entrambe squisite, ma quella dello chef era davvero superlativa!
Come primo piatto abbiamo ordinato ravioli alla caprese: anche questa volta si trattava di un piatto da comporre, ma in questo caso era un fai-da-te. Bisognava aprire la scatolina, scoprire i ravioli e farli calare nel piatto con la salsa!
Come secondo abbiamo scelto un piatto a base di ricciola, che è un pesce locale. Infine ci hanno servito un pre-dessert al limone e come dessert è tornato da noi lo chef che, con il suo sous-chef, ha preparare sul momento un sorbetto al limone con l’ausilio dell’azoto liquido! Per ultimo non poteva mancare la selezione di piccola pasticceria. So che sarà banale dirlo, ma era tutto davvero eccezionale.
Siamo giunti così all’ultimo giorno del nostro viaggio e non potevamo che finalmente dedicarci alla visita di Sorrento insieme a Giovanna! N sono rimasta letteralmente rapita: i colori, i profumi, le facciate delle Chiese, i vicoli, i negozietti… E’ stata dura vincere la tentazione di acquistare tutto quello su cui si posava il mio sguardo
Sono anche andata a ringraziare Sandali Siniscalchi per il regalo che mi fecero il primo giorno e sul momento, vedendo come realizzavano interamente a mano i loro sandali, ho deciso che ne avrei acquistato un paio nuovo da sera per la mia estate: lo vedete nella foto qui sotto, cosa ve ne pare?
Non poteva mancare un’ultima esperienza culinaria: il pranzo alla Terrazza delle Sirene! Come si può immaginare dal nome, si trova in una location splendida, con il Vesuvio esattamente dall’altro lato del mare! Ci hanno servito un aperitivo, un antipasto di calamari, tagliolini al profumo di limone e poi un trancio di pezzogna (pesce di fondale tipico del golfo di Napoli). E poi una selezione di dolci deliziosi, al limone, alle fragole e al pistacchio! Non si poteva concludere meglio di così: grazie Ciro!
Prima di concludere tengo a ringraziare Ludovica di Villa Elisa per i regali che ogni giorno ci faceva trovare sul tavolino proprio fuori dalla porta del nostro appartamento. Un abito bianco di lino da Blanc Du Nil Sorrento, un set di olio aromatizzato al tartufo bianco e perle di tartufo nero “per condire con un pizzico di tradizione molisana” da King Of Truffles e due braccialetti Una Lettera Da Sorrento “dalle reti esauste lavorate mano dai vecchi pescatori sorrentini” con le iniziali realizzate con ceralacca. Infine un completino con i limoni da Luisa Positano, moglie di Francesco, il titolare di Mo’ Mo’!
Salutare Villa Elisa mi ha davvero commossa:: Ludovica, il nonno Mario con le sue verdure appena raccolte e lo zio Antonio. E ancora Giovanna e Simone di Your Amalfi Coast (che ci ha ancora accompagnato fino in stazione a Napoli, ovviamente)! Grazie di cuore per l’Ospitalità: vi porterò sempre nel cuore!
Si conclude così il mio diario di viaggio. Come sempre spero che i miei consigli su cosa visitare a Sorrento possano esservi utili, o anche solo possano farvi sognare e venire nuove idee per i vostri prossimi viaggi!
Buona estate, ci rivediamo a settembre qui sul blog (ma nel mentre mi trovate su Instagram @lauracomolli)!
1 comment
Laura, te lo dico ogni volta ma… le tue foto lasciano senza fiato! hai un modo di raccontare che poche sanno fare.
http://www.fashionjuls.it