Visitare Mosca a Capodanno
Mosca a Capodanno. Era tantissimo tempo che sognavo di visitare Mosca e in queste vacanze natalizie sono finalmente riuscita a rendere questo sogno una realtà! In più, complice il fatto che in Russia non era ancora stato festeggiato il Natale (il Natale ortodosso cade infatti il 7 gennaio), è stato come vivere due volte la magia di questo momento… Continuate a leggere per scoprire di più!
Visitare Mosca a Capodanno: I miei consigli
Per raggiungere Mosca da Torino abbiamo preso il volo Lufthansa con scalo a Francoforte, che purtroppo all’andata ha subito un forte ritardo facendoci perdere la coincidenza. Fortunatamente la compagnia ci ha ri-protetto sul volo successivo, permettendoci di raggiungere la destinazione entro mezzanotte. Come tempistiche, la prima tratta di volo dura un’ora mentre la seconda poco più di tre, per un totale di circa 5 ore e mezzo di viaggio.
La mattina successiva, al nostro risveglio, ci siamo ritrovati di fronte un paesaggio tutto bianco e incantato… Non potevamo che esserne entusiasti: nulla fa più Natale della neve! E il Natale a Mosca viene preso molto sul serio: un intero mese di celebrazioni, dal 14 Dicembre al 13 Gennaio 2019, in cui si possono trovare sparsi per tutta la città bancarelle che vendono souvenir e oggetti d’arte unici nel loro genere, decorazioni per la casa, ma anche cibi e bevande tradizionali di ben 16 repubbliche e 42 regioni russe! Le strade della città diventano una sorta di palcoscenico a cielo aperto: spettacoli, concerti e tantissime attività rendono questo festival uno tra i più grandi al mondo sul tema del Natale e il più grande a livello europeo!
La giornata è iniziata proprio con una passeggiata in una delle vie più antiche della città, via Tverskaya, in direzione della Piazza Rossa: già qui si percepiva forte l’atmosfera natalizia, con tante decorazioni luminose che, avrei scoperto più avanti nel corso della giornata, rendono il loro meglio con il buio. Abbiamo poi raggiunto i Magazzini TSUM, il più grande luxury mall di tutta la Russia, dove ci siamo fermati per ammirare le sue boutique (e anche per scaldarci un pochino: i locali al chiuso sono super riscaldati)! Qui sotto vi metto qualche foto dei bellissimi allestimenti!
Abbiamo pranzato nel ristorante situato sul rooftop degli TSUM, insieme a tutta la crew di Moscow Seasons, l’ente del turismo della città che mi ha aiutato ad organizzare questo viaggio. Questa è stata la prima volta che provavamo la cucina tipica russa: ho assaggiato i miei primi bliny, ovvero quella sorta di crepes accompagnate da salmone affumicato o uova di salmone e caviale (in Russia adorano il caviale e lo utilizzano per guarnirne tantissimi piatti)! Guardate che tavolata magnifica!
Infine una tisana, rigorosamente zenzero, limone e miele (che qui a Mosca va per la maggiore), con biscottini insieme al Sindaco, che ci teneva a sapere quale fosse la nostra prima impressione sulla città e se avessimo dei suggerimenti per migliorare qualche aspetto della stessa. E’ stata un’esperienza unica, nonché un grandissimo onore per noi poter conoscere di persona il Sindaco e fargli alcune domande su ciò che più ci interessava relativamente al suo lavoro e all’organizzazione della grande festa che avrebbe avuto luogo la notte successiva in occasione del Capodanno.
Nel locale ad un certo punto hanno fatto la loro comparsa i personaggi di “Alice in Wonderland”: non sapete quanto io abbia dovuto combattere contro una piccola rivale duenne per avere una foto insieme allo Stregatto!
Come vi anticipavo sopra, il momento più magico per passeggiare negli oltre 73mila metri quadrati della Piazza Rossa è sicuramente dopo il tramonto, quando si accende di luci, colori e decorazioni natalizie che, con il buio, la rendono completamente diversa. E se possibile ancora più magica
Da ogni angolazione possibile si vedeva svettare la Cattedrale di San Basilio con i suoi colori vidivi e brillanti, che la neve faceva risaltare ancora di più rispetto al paesaggio circostante. Non sembra anche a voi appena uscita da una fiaba?
Per cena avevamo riservato un tavolo al ristorante Turandot. Lo avevamo scelto in quanto è ospitato in uno dei palazzi storici di Mosca, ristrutturato con una particolare attenzione per i dettagli originari. Offre piatti di cucina asiatica (e non tipicamente russi come ci si potrebbe aspettare) e spettacoli di musica dal vivo che contribuiscono a ricreare l’atmosfera da teatro dell’opera. Vi consiglio di prenotare uno dei tavoli situati proprio nella rotonda centrale, per poter ammirare il soffitto decorato con stucchi e un lampadario stile Luigi XIV impreziosito da cristalli di rocca e pendenti in quarzo e ametista… Davvero scenografico!
Era giunto il 31 Dicembre: per prima cosa decidiamo di andare a visitare l’interno Grandi Magazzini GUM, situati anch’essi sulla Piazza Rossa. Sono i grandi magazzini di epoca sovietica, ora convertiti a tempio dello shopping di lusso e non. La galleria che li ospita ricorda molto Galleria Vittorio Emanuele a Milano e le gallerie parigine: proprio a questi stili si ispirò l’architetto che nel 1890 ne ideò la struttura!
Per pranzo ci siamo fermati in un ristorante di cucina locale che si chiama Matrioshka, ovviamente interamente tappezzato di queste bellissime bambole tipicamente russe!
Uno dei miei momenti preferiti di tutto il viaggio è stato sicuramente il Capodanno. Le foto non rendono giustizia all’atmosfera della serata, per questo vi consiglio, se non li avete ancora visti, di guardare i video contenuti negli highlights del mio profilo Instagram (@lauracomolli). Per preparare al meglio la festa il centro della città è stato chiuso dal giorno precedente, quando sono iniziati i lavori relativi all’allestimento, ed è stato aperto al pubblico a partire dalle ore 18:00 del 31 Dicembre. Diversi palchi sono stati allestiti lungo tutta la via Tverskaya, la via principale della città, ognuno con performance diverse. Elfi che camminavano sospesi su fili che collegavano i tetti degli edifici, la sfilata di Babbo Natale e di altri costumi tipici russi tra cui arieti giganti che abbracciavano la folla. Un concerto di musica lirica… Credo sia stata la festa di Capodanno più bella a cui sia mai stata: sembrava di essere dentro un film, in particolare in alcuni momenti mi sono sentita dentro alcune scene del film di Mary Poppins!
E per rimanere a tema Disney, durante la serata abbiamo incontrato anche loro!
Sono due dei guardiani del luna park con indosso la loro divisa d’ordinanza. Vederli uno vicino all’altro mi hanno ricordato tantissimi due personaggi Disney: Pinco Panco e Panco Pinco! Non sono uguali?!
Manu ed io eravamo talmente conquistati dall’atmosfera che si respirava per le vie della città, da decidere, nonostante il freddo, di stare in giro e fare una cena di Capodanno alternativa all’aperto per non perdere neanche un’istante dello show che Mosca aveva da offrire. Tra giostre e mercatini di Natale, c’era una vastissima scelta di street food per tutti i gusti. Per riscaldarsi, la possibilità di praticare un sacco di sport invernali: c’era una pista per il pattinaggio su ghiaccio, una dedicata all’ hockey, una pista per fare snowboard o scendere a bordo dello slittino e perfino una piccola seggiovia!
Poco prima che l’orologio scoccasse la mezzanotte, siamo saliti sulla cima della pista con un pass speciale: eravamo solo in 10 lassù, ad ammirare da una posizione privilegiata lo spettacolo dei fuochi d’artificio!
Come potrete ben immaginare, la mattina successiva mi sono risvegliata con un terribile raffreddore (c’erano più di dieci gradi sotto lo zero), che mi ha costretto a rimanere al caldo per tutta la giornata e a godermi un po’ di relax in hotel. Sono uscita più tardi nel pomeriggio per una passeggiata e per fare cena in un’altro bellissimo ristorante chiamato Pushkin: lo ammetto, l’ho scelto perché sono rimasta conquistata dalla facciata dell’edificio, interamente illuminata!
Per concludere la serata mi sono decisa a sfidare il freddo andando a pattinare sul ghiaccio!
Nella nostra ultima giornata abbiamo fatto un tour che vi consiglio tantissimo: il tour della metropolitana di Mosca, che è bellissima, oltre ad essere una delle prime, più grandi e anche più frequentate al mondo. Alcune delle sue stazioni sono veri e propri musei sotterranei, con opere d’arte che vale assolutamente la pena di visitare: non sembra per nulla di essere centinaia di metri sotto la superficie. Ecco il nostro itinerario!
Abbiamo visitato per prima la fermata di Komsomolskaya. Si chiama così in quanto è dedicata ai Komsomol (l’Unione della Gioventù Comunista) ovvero ai giovani lavoratori che contribuirono alla sua realizzazione… Guardate che soffitti!
Seconda fermata: Prospekt Mira, che offre bassorilievi che raffigurano l’agricoltura sovietica. Persone che piantano alberi, raccolgono la frutta e vivono la vita in armonia con la natura.
Terza fermata: Novoslobodskaya e le sue 32 meravigliose vetrate colorate in stile Art Nouveau che mostrano le professioni intellettuali (tra cui architetti, geografi, agronomi, ingegneri, artisti e musicisti).
Quarta e ultima: Mayakovskaya. Questa stazione fu premiata all’EXPO di New York nel 1939: in stile Art Déco, sul soffitto sono presenti mosaici ispirati al tema “Cieli sovietici nelle 24 ore”.
La nostra ultima sera a Mosca ci siamo spostati in un quartiere che non avevamo ancora visitato, Presnenskij, per andare a cena al ristorante Ruski. E’ situato all’84esimo piano della Eye Tower, a ben 354 metri di altezza (il che lo rende il più alto in Europa), e la vista da lassù era davvero incantevole. Anche il cibo era delizioso: la cucina è a vista e c’è anche un forno russo tradizionale dove ho visto cuocere i Russian hot pocket!
Prima di concludere vorrei dare qualche consiglio pratico a chi sta pensando di organizzare un viaggio a Mosca. Per entrare serve un visto turistico: ottenerlo non è difficile ma occorrerà un po’ di tempo e, soprattutto, occorrerà separarsi dal proprio passaporto per qualche giorno. Per prima cosa bisogna prenotare l’hotel e richiedere la lettera di invito a visitare il Paese. Poi occorre compilare la richiesta di visto sul sito ufficiale visa.kdmid.ru, stamparla e recarsi direttamente all’Ambasciata Russa (in Italia si trova a Milano o Roma), oppure in una delle agenzie specializzate in visti consolari per la Russia. Io ho scelto questa seconda opzione e mi sono affidata all’agenzia Box Office di Torino, con cui mi sono trovata benissimo. Tra i documenti che vanno presentati, oltre alla lettera di invito e alla richiesta di visto, vi è anche il passaporto, una foto-tessera e copia della polizza di assicurazione sanitaria. Noi abbiamo ottenuto il visto in circa una decina di giorni al costo di 200 € l’uno, ma si può fare anche la procedura standard (che impiega circa 4 settimane) al costo di 80 € a persona.
Infine un’ultima menzione alle temperature e a come vestirsi per sopravvivere all’inverno russo. Sebbene le temperature a dicembre e a gennaio siano molto rigide, si va dai -5°C addirittura fino ai -25°C (per fortuna non mentre ci trovavamo lì), questo è tra i momenti più belli dell’anno e non bisogna lasciarsi scoraggiare dal freddo. Io sono sopravvissuta ai -10°C che in media ho trovato nei giorni della mia permanenza grazie a più strati di abbigliamento termico e lana. Mai dimenticare guanti, cappello e un paio di calzini extra. Avevo anche acquistato un pacchetto di scaldini per mani e piedi (circa 2 a persona per ogni giorno di soggiorno) per una extra dose di calore, ma in realtà mi è bastato prendere un thé bollente da asporto o un vin brulè e uno dei tipici lecca-lecca a forma di galletto al gusto miele per sentirmi subito meglio!
Ringrazio Moscow Seasons, il sindaco e la dolcissima Victoria per avermi permesso di realizzare il mio sogno di visitare Mosca a Natale e Capodanno e per aver reso questo viaggio assolutamente indimenticabile!
Buon venerdì e a presto con nuovi post!
1 comment
Che dire Laura… le tue foto sono sempre pazzesche! La Russia mi ha sempre affascinato, chissà un giorno ci andrò per ora mi focalizzo sul mio prossimo viaggio; Lisbona.
http://www.fashionjuls.it